venerdì 10 giugno 2016

Conveniente



Il silenzio è tombale. L’unico suono che echeggia nello Sportpalast è un respiro, centinaia di persone in sincronia. Tutti attendono che parli, alcuni per acclamarlo come una divinità, le sue parole la voce degli angeli, altri per ascoltare i suoi discorsi e poi riferirli in giro, cercando di sensibilizzare il popolo del pericolo che lui era per la pace, altri ancora, come me, per curiosità.

domenica 29 maggio 2016

sabato 28 maggio 2016

Ritardo

Stazione ferroviaria di Milano Centrale. Luglio: fa abbastanza caldo. L’orologio segna le 18,45.
Anche il tuo indica lo stesso orario. Perfetto!
 Guardi intorno, nel vuoto. Scorgi un via vai di persone e merci concentrate lungo i marciapiedi dei binari; fissi una persona anche se non la conosci.  Dopo un po’ distogli lo sguardo perché ti accorgi che non è cosa simpatica. Chiudi gli occhi e ti rivedi:

domenica 21 febbraio 2016

1950 e dintorni

Al mio arrivo si era verificato un fermo immagine degno della comparsa dello sceriffo nel saloon.

venerdì 19 febbraio 2016

1950
Erano veramente tanti, troppi. No, non ce l’avrebbe fatta, però…mai dire mai - si disse.

domenica 14 febbraio 2016

Il tradimento

Laura aveva avuto una settimana piuttosto pesante in ufficio, non tanto per il lavoro quanto per l’atteggiamento dei colleghi dai quali era guardata con invidia  perché lei aveva fatto carriera e loro no.

martedì 9 febbraio 2016

La libertà Federico se la sognava sul fiume quel 1951


        Federico non si sentiva meno felice quel giorno. Era il quinto di dieci figli. Era appassionato di quotidiani e di storia. Non meno amava correre per i campi usando spesso la sua bicicletta.
          Vivevano nella città dell'Aquila. Da 700 metri godeva di una vista meravigliosa e spesso solitario si recava sull' Aterno ad ascoltare i tempi del fiume e quando si sentiva coraggioso si divertiva a tuffarsi nudo nell'acqua gelida. Si sentiva libero e le sue fantasie sulle comari prosperose si gelavano prima che diventassero ossessione. "Madre santa come si muove bene la Rosetta con quei glutei aderenti" pensava nudo disteso al sole. 
          Ma poi i suoi pensieri fluivano sulla storia degli anni suoi. Aveva sedici anni quel 11 maggio del 1951 compiuti da 5 mesi precisi. Era lui che correndo portava la farina ai fratelli suoi. E lavorava il pane. Non questo venerdì. Aveva bisogno di rimettere in ordine i frammenti di storia che apprendeva dal quotidiano che custodiva gelosamente. Erano questi poi i pensieri che si divertiva a far scorrere durante il lavoro, durante le pause ed era felice se qualche anima l'ascoltava discorrere. 
         Dunque Hoover nato in Iowa 31 esimo presidente d'America fino al 1933 "voltagabbana" prima Repubblicano fino al 1945 poi Democratico moderato. Lui e Ford ed Edison avranno mica dato troppa energia a qualche livello di società fino a spingere poi il mondo intero a fare retromarcia? Pensava e si chiedeva. 
         E non vedeva l'ora di vedere Giulia, la sua fidanzata da un anno, poi per inventarsi qualche divertente frase per farla sorridere. E poi intrattenerla con la sue opinioni sulla storia moderna. Ma inciampava, si sentiva infantile e impreciso nei suoi pensieri. 
           Hoover diventa il capo dell'FBI ma non più Herbert ma John Edgar di Washington. Sicuro che non c'è il trucco? Lo dirige dal 1935 al 1972. 
           E qui il suoi Ego profetico si ingigantiva dei discorsi con i suoi amici preti, con i clienti del suo negozio, con il suo preferito, un medico che aveva sempre per lui uno sguardo di rispetto, che con lui amava discorrere di piante e di animali stanziali e soprattutto lo ascoltava con interesse nelle sue riflessioni storiche, un pò si rispecchiava e un pò l'aveva scelto e lo coltivava per sè. Sorrideva della sua ingenuità. Mille gelosie svanivano nella scelta reciproca. 
            Intanto in Spagna Francisco Franco o meglio il caudillo de Espagna nato a Ferrol e dalla guerra civile spagnola, guida il paese da 1939 al 1975. Sogni prognostici si diceva e per la data sul futuro tirava un numero a caso. D'altronde Giuseppe nell'Esodo, negli scritti di Mosè del 1500 a.c., aveva fatto lo stesso. 
            Da giovane se le sentiva sulla testa le bombe della guerra civile italiana, aveva allora otto anni. E ogni volta al ricordo si stringeva forte a Giulia. Talvolta piangeva ricordando le Foibe. Ma poi il lutto svaniva e ritornava a sorridere. Il sole lo scaldava e sognava Giulia accanto a lui e come lui nel paradiso delle meraviglie. Passeri e rondini in quello stato sembravano comunicargli il mondo intero. La vita di ogni tana. Ma più di tutto ci riusciva Angrisio il suo fido lupo di montagna che mai lo abbandonava e rimaneva spesso nello stesso suo ritmo del respiro. Lo abbracciò ancora una volta prima di rivestirsi e rientrare nel rumoroso ma perfetto chiacchierio delle sue sorelle e di tutti. Amava e questo era ancora nel rispetto di un corretto perdono la cosa che contava per lui di più.

lunedì 25 gennaio 2016

Solitudine

Il viaggio era stato veloce ma spossante e ora restava seduto, immobile, solo i suoi grandi occhi sfrecciavano per il locale.

Solitudine

In uno stato che non era più sonno ma non era ancora veglia cercava di tornare all’interno del sogno, ma tutto le sfuggiva, i ricordi si allontanavano fino a lasciarle solo immagini sbiadite e confuse. Era bastato aprire gli occhi per un solo momento, il tempo di un breve battito di ciglia e tutto era stato dimenticato.

domenica 6 dicembre 2015

Il Natale di un topo e il dono della libertà

 Un topino a pancino vuoto da giorni ebbe l'idea e l'ardire di entrare laddove mai aveva osato. Sapeva che aldilà del cancello c'erano tanti bei gattoni pronti a festeggiarlo.

lunedì 23 novembre 2015

Maschere

Un cerchio di luce abbagliante attorniato da altri fari più piccoli ma altrettanto luminosi ti acceca: un sistema solare i cui pianeti sono tutti alla stessa distanza dalla loro stella. Ora è il tuo personale universo.

martedì 27 ottobre 2015

Non ti vedo!

Ore 7:00, la sveglia tuona sul comodino. La spengo con un dito, svogliato, per lasciarmi cullare ancora un paio di minuti dal magico tepore delle coperte.

lunedì 26 ottobre 2015

Una fetta della mia vita

Mi bastavano acqua bollente, sale, pentola di rame, fuoco vivo e mani che mi facevano cadere lentamente, “a pioggia”. Allora scivolavo: ero proprio contenta di trovarmi in quel luogo così caldo e accogliente.

lunedì 24 agosto 2015

venerdì 21 agosto 2015

Vacanze a sorpresa

Seduti ad un tavolo, davanti ad una carta geografica, mio marito ed io tracciavamo l'itinerario da seguire per trascorrere le nostre vacanze estive insieme ad uno dei nostri figli che quell'anno compiva 16 anni.

domenica 21 giugno 2015

Il Coraggio

Il Coraggio E' difficile la vita d'affrontare con coraggio quando credi sia finita d'improvviso viene maggio coi suoi fiori e col suo verde tutto il nero si disperde. Ad ognuno la sua sorte la sua parte da lottare che lo fà sentire forte e lo sprona a continuare. Se ti sembra troppo duro perchè tu sei sfortunato pensa che puoi star sicuro se stai bene e se hai mangiato. Se poi hai un tetto sulla testa e nqualcun ti vuole bene puoi persino fare festa e scordare le tue pene.

martedì 9 giugno 2015

Coraggio

Quel giorno aveva fatto molta attenzione a non cadere mentre  era scesa da quella scala in legno, in pessime condizioni, ostacolata da un malloppo ingombrante che  portava con sé.
La polvere l’aveva fatta starnutire più volte in quella soffitta che da qualche anno non veniva più arieggiata, ma  sapeva che, suo malgrado, doveva resistere: non aveva più molto tempo.

lunedì 25 maggio 2015

Il teatro del Bardo


LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR, quando LA TEMPESTA batteva insistente come in un classico RACCONTO D’INVERNO, parlavano dell’argomento preferito: i figli.

sabato 23 maggio 2015

Soccombere o reagire?

Sono un buono a nulla. Non servo più a nulla.

Mi sento vecchio: sono gli acciacchi della mia età che contribuiscono non poco a farmi sentire vecchio.

lunedì 27 aprile 2015

Unioni

Le riviste erano state messe nell'espositore con un ordine quasi maniacale: sembrava avessero contato di quanti centimetri andassero sovrapposte una sull'altra.

domenica 26 aprile 2015

La Primavera

Scappa terrorizzata. Le sue esili gambe volano sul terreno accidentato del Monte Elicona. È inseguita da un vento potente, che sradica alberi e piante nella sua sfrenata caccia.
Corre, più di quanto il suo corpo sia capace. Le sue compagne sono fuggite, fuggite davanti alla distruzione che il vento ha portato.

mercoledì 8 aprile 2015

Threesix's ville

Appena superato il cartello che annunciava l'ingresso a Threesix's ville, dal tubo di scappamento della moto si era sprigionato un fumo nero e denso. Il motore si era spento e la lancetta del contagiri si era spostata, rapidamente, da trecento a zero.

La Paura

Antonia era nata in una famiglia dove c'erano soltanto maschi. I suoi genitori erano stati molto felici per questo nascita.Sin dalla tenera età era stata coccolata da tutti. I fratelli tutti più grandi giocavano con lei come una bambola.La sua infanzia trascorse serena e senza nubi era, insomma, al centro del suo piccolo universo.

lunedì 30 marzo 2015

L'instancabile nemico

Corro. Corro tra gli alberi neri che osservano ciò che succede. Corro inseguita da qualcosa, non so bene di preciso, ma ho paura. Il sudore mi cola sul viso ma non piango, non ancora. Una mano si appoggia sulla spalla e urlo, spaventata.Vedo Smith, che mi guarda con quel suo sorrisetto sarcastico. Mi punta una pistola alla testa e preme il grilletto.

giovedì 19 febbraio 2015

Se questo è amore...

Sfiora lo zigomo e accarezza piano il livido che presto, dal viola passerà al verde e che poi, a poco a poco, diventerà giallo e sarà facile da nascondere sotto il trucco.

giovedì 12 febbraio 2015

La metamorfosi

Un bruco strisciava tra le foglie morte sotto un grande acero. Era tanto triste perchè si vedeva brutto e goffo e lui non amava questo punto di vista.

venerdì 21 novembre 2014

Ci vuole orecchio

Ogni venerdì pomeriggio entro le quattordici e trenta lei è lì, ad aspettare.
Fonti ben informate dicono che anche molto prima di tale orario la signora è già pronta davanti alla porta.

domenica 26 ottobre 2014

Segreto

La notte non è ancora finita, da queste parti albeggia tardi.

Tra un sogno, un ricordo, un’ossessione, le ore sono scorse, pur sembrando imbalsamate.

Finito

Un SMS vuoto.

Grazie, ora dovrei addirittura pensare che mi hai avvisato.
Che faccia tosta!

Come avrei potuto capire, senza una parola, una spiegazione, una richiesta.

venerdì 24 ottobre 2014

Morte o nascita

Il sole splende ridente nel cielo e danza fra le nuvole chiare. Il mio sogno è di toccare un giorno quella stella lassù in alto, mia fonte di vita. Mi giro e saluto con un cenno del capo Brina, la mia piccola sorellina, nata appena da pochi giorni. Lei si sveglia sempre tardi, io invece mi riempio dell’aria mattutina.
Di colpo vedo passare un gigante di corsa e i suoi passi pesanti risuonano nel terreno. Tutto trema. Quando lui scompare all’orizzonte mi guardo intorno timorosa per vedere se è rimasta qualche vittima.

Morte

Sandra stava sdraiata, con gli occhi spalancati sul soffitto nascosto dall'oscurità.

lunedì 6 ottobre 2014

Tradimento

Accarezzò con tenerezza quelle mani ora scarne, raggrinzite e immobili che tante volte aveva visto lavorare tenacemente; la pelle sottile, quasi trasparente. Un reticolo di vene si diramava lungo i polsi.
Un breve sussulto distolse la sua attenzione e la concentrò là, dove proveniva un flebile lamento.

martedì 30 settembre 2014

Quando le nuvole fanno paura

Quel sabato 10 luglio 2010 al “Bosco delle Querce” erano venuti in molti.
C’erano famiglie con bambini che giocavano fra gli alberi, ragazzi spensierati e innamorati sdraiati sul prato e un vecchio che, seduto su una sedia a rotelle, li osservava in silenzio.

lunedì 16 giugno 2014

Nostalgia

E’ una serena domenica di primavera e abbiamo deciso di ritrovarci a pranzo a casa mia, con le famiglie dei miei figli.
Si prepara la tavola, si controlla se c’è tutto. Un momento… manca il formaggio grattugiato e con il risotto, si sa che ci vuole!
Corro ad aprire la porta del frigorifero, ma un groppo in gola mi impedisce di dire: “Lo porto io!"

venerdì 6 giugno 2014

Tornassi Indietro

Siedo sul mio divano e sui miei piedi - tenendoli al caldo.
Siedo così e leggo un libro mentre accanto a me c’è Topino: il gatto.
Strano nome per un gatto ma quando lo abbiamo trovato, decidendo di adottarlo, era piccolo, sporco e pulcioso. Tutto coda e orecchie, orecchie da topo appunto. Adesso è un bel gatto ma siamo affezionati a quel nome tanto quanto lo siamo a lui.

venerdì 30 maggio 2014

Oggetti

I cartoni sono già stati riempiti e sigillati. Il contenuto suddiviso e selezionato per destinazione: Caritas o La Goccia, la onlus che ricicla i proventi per i progetti di sostegno in Africa.

lunedì 5 maggio 2014

Un cane speciale

Quando tornai in commissariato, dopo una breve vacanza trovai l’agente Esposito seduto al solito posto che mi comunico’, sottovoce, la presenza del nuovo commissario arrivato il giorno precedente.

venerdì 2 maggio 2014

La tela

La mia nutrice lo enunciava tutti i giorni, ripetute volte, mattino pomeriggio e sera: “Tessere è molto faticoso, ma può dare enormi soddisfazioni se ti applichi con pazienza e voglia di migliorare”.

giovedì 17 aprile 2014

Il Mar Rosso

Se t’immergi in questo mare
Di conchiglie e di coralli
Un giardino, ecco, ti appare
Pien di pesci rossi e gialli

domenica 6 aprile 2014

Soltanto una questione di colore

Salgo subito in auto. Speravo di superare velocemente il primo semaforo.
”Sì!  L’abbiamo passato.”
Ancora un altro: “Vai che è verde!”
Al terzo, tuttavia, ci dobbiamo fermare.
Ripartiamo di nuovo. Incontriamo curve e controcurve.
Una serie di dossi, affrontati in modo un po’ veloce, mi disturbano.
Ancora un altro e poi: ”Via libera!”
Una rotonda e quasi ci siamo.

lunedì 24 marzo 2014

Sfumature di azzurro e altri colori

Sdraiata sulla terrazza guardo il cielo azzurro, limpido e senza nuvole. Le rondini in volo garriscono annunciando la primavera.

Chiudo gli occhi e penso all’azzurro diverso e cupo del mare di Sicilia, quando nuoto con la mia maschera tra gli scogli di pietra lavica ricoperti di alghe. Intorno ad essi nuota una moltitudine di pesciolini neri che qui chiamano “monacelle”.

domenica 23 marzo 2014

Codice rosso

Una grossa fiammata fa crollare la grande insula di Via Claudius. Travi di legno cadono al suolo, sopra le teste spaventate degli abitanti dell’Urbe. La città brilla di fuoco, che, eccitato, corre scoppiettante tra le case come un segugio che insegue un cerbiatto. Questa è la vista che ho dal cielo purpureo, alba che sorge. Una magnifica città rossa, di fuoco, di disperazione. E in lontananza, da una villa intoccata dalle fiamme, il dolce suono di una lira.

sabato 22 marzo 2014

Oro



Sono nato “bene”, diciamo. Non un prodotto di massa, come certi miei conoscenti, bensì originale, unico, elegante e prezioso. La mia sola presenza valorizzava il capo e lo rendeva affascinante. Durante le sfilate la luce si rifletteva su di me traendo bagliori rossi e attraendo lo sguardo.

sabato 1 marzo 2014

Con gli occhi di...un ragazzo "speciale"

E' da poco finita la predica del Papa nella grande piazza.
Sono con mio papà, perché con me c’è tanta gente: così tanta insieme non ne ho mai vista.
Anche quando mi porta allo stadio, vedo tante persone e devo stare attento a non perdermi, ma qui è peggio. Infatti, mentre allo stadio sono seduto vicino a papà, qui sono in piedi e tutta la gente mi stringe, mi sposta...

venerdì 28 febbraio 2014

Sangue blu

Mi si è seccata l’anima.
Le mie compagne mi avevano avvisata, quando eravamo ancora tutte insieme nel blister, in cartoleria: “Un giorno si seccherà la nostra anima”. È questa, dunque, la morte.

Ho passato qualche tempo chiusa in un cassetto, dimentica di me, quando una mattina sono stata trovata da due manine morbide, piccole, che con una presa molto insolita, mi hanno fatto scorrere di nuovo su un foglio. Che sensazione! Pensavo che non l’avrei provata più.

giovedì 27 febbraio 2014

Il Nostos


Io non ci volevo andare. Tutto quel sangue che mi annebbiava la vista, i morti che danzavano tristi nei miei sogni... Tutto inutile. Un gioco del destino, per il divertimento degli dei. Per fortuna la saggia Atena vegliava su di me, mi proteggeva, entrava con me in battaglia. Non so come avrei fatto senza il suo divino aiuto, a rimanere vivo per dieci faticosi anni sotto le inespugnabili mura di Troia.

Troia, la roccaforte di Priamo, il saggio Priamo, ucciso crudelmente  da Pirro Neottolemo, figlio di Achille; sangue saggio, di un uomo forte e coraggioso che per molti anni aveva regnato giusto e fermo sulla città. Uno spreco.

giovedì 20 febbraio 2014

Oscar, il principe dei randagi

Sollevo una palpebra e poi l’altra, ancora assonnato sbircio i dintorni. Finalmente il sole ora scalda un po’ meno e potrei valutare di abbandonare l’ombra di questo grande cespuglio di profumato rosmarino selvatico cresciuto fra le dune di sabbia.

Woof! Woof! Woof!” cani abbaiano giocosi avanzando veloci sulla battigia. Guardo con più attenzione e riconosco in cima alla fila Ginko. Ci siamo già incontrati in passato e non ci siamo piaciuti. Lo giudico un bullo presuntuoso, forte solo quando è in branco ma vigliacco come un coniglio quando si trova isolato.

domenica 2 febbraio 2014

L'incontro inaspettato

-Pronto Alberto? Sono Carlo.
- Carlo, sei proprio tu, che sorpresa! Non riesco a crederci quanto tempo! Ma
  come hai fatto a rintracciarmi?

sabato 1 febbraio 2014

Il tesoro

La conservavo da quando ero bambino, dal giorno, ormai tanto lontano, in cui l’avevo trovata in riva al mare.

La città dei misteri

“Siltan! Siltan! Vieni qua! Abbiamo una cosa da dirti!” la voce eccitata di Brina raggiunge le orecchie del ragazzo seduto sulla spiaggia rocciosa di Cathros.

giovedì 30 gennaio 2014

lunedì 27 gennaio 2014

Camminare insieme

Il complesso di un’antica abbazia fu la meta del nostro viaggio, intrapreso per trascorrere un fine settimana molto particolare, di cui ancora non avevamo le idee molto chiare.
Molti erano i dubbi, le ansie e le incertezze che serpeggiavano quel venerdì pomeriggio.
Solo una cosa era sicura: dovevamo parlare di NOI.

sabato 25 gennaio 2014

Notturno

Cammina nel silenzio, sulla strada scoscesa, nella notte più cupa, rischiarata da un’unica immensa stella. Sta seguendo quella luce immobile da giorni ormai, fermandosi solo per mangiare e riposare. Dietro di lui, la lunga fila della carovana di cammelli, i servi e una moltitudine di mercanzie.

Il Cappotto

Un’abitudine non molto antica, caduta oggi in disuso, era quella di utilizzare i vestiti poco consumati degli adulti per confezionare nuovi indumenti per i bambini.

giovedì 16 gennaio 2014

Un gran bravo ragazzo

La luce del sole filtrava polverosa tra le aste un po’ sconnesse delle persiane azzurro sbiadito rendendo piacevolmente soffusi i contorni dei mobili nella stanza da letto. Marco ipotizzò fossero le quattro del pomeriggio e, appena formulato il pensiero, le campane della vicina chiesa di San Giovanni rintoccarono con il consueto fragore. Uno, due, tre, quattro, contò Marco soddisfatto di aver indovinato.

Il silenzio

Tutte le parole che la tua voce ha pronunciato sono state rinnegate dal silenzio dei tuoi gesti.

martedì 14 gennaio 2014

Anche disconnettersi è...

Un pastello colorato cambiava colore: era rosso, poi verde.
 Sì, era soltanto una normale matita colorata, ma aveva questa particolarità: disegnava e colorava da sola.

lunedì 13 gennaio 2014

Il silenzio

Nella grande e antica casa dove vivevo da ragazza era facile trovare il silenzio. Non c’era la televisione e le radio erano poche. Bastava trovare una stanza remota per non avvertire più alcun rumore dall'esterno.

Il silenzio

Dovevo trovarlo!
Prima dell'alba ero partita, sicura, che, prima o poi, qua o là, l'avrei trovato.

domenica 12 gennaio 2014

Il silenzio

I ragazzi sono usciti per incontrarsi con gli amici, mia madre, con la badante è tornata alla sua casa, mio marito si è incollato al computer. Dalla finestra arriva il fruscio dello scorrere delle auto in strada.

venerdì 10 gennaio 2014

Il silenzio

Dopo aver bussato tre volte al portone di legno intarsiato, all’apparenza mastodontico e impenetrabile, una porticina si apre solo di una spanna e appare un viso smorto su di una figura nera.

martedì 10 dicembre 2013

Ma quale Natale!

Giulia guardava il mare in burrasca attraverso la grande finestra del soggiorno. Amava molto quella vista. Quando si era trasferita qui aveva deciso di non mettere le tende alle finestre.

mercoledì 4 dicembre 2013

Natale: non tutto il male ...

Se sei stato bambino, Natale è indispensabile per rinnovare, una volta all’anno, i ricordi che - stimolati dai suoni, dai profumi, dal rosso e dall’oro e dalle luci ovunque – rievocano preziose emozioni che appartengono alle tue radici.

lunedì 2 dicembre 2013

Il Natale di Viola

Plic. Plic. Plic. Il vento ululante corre tra le piccole abitazioni di Cergolo. Le fragili casette bianche e grigie con le persiane verde stinto e i tetti color seppia gemono sotto il turbinio impetuoso della Bora che, come un serpente si muove agile fra le fessure dei muri. Quando il vento si acquieta – pantera immobile pronta a balzare sulla preda – si sente il gocciolio ritmico delle ultime tracce lasciate dal temporale.

Il Natale di Giulia

Quel 25 dicembre tutti erano felici, tranne Giulia.
Osservava, da dietro le tende di casa, le luci dell’abete piantato nel bel mezzo della piazza: le parevano irreali, fuori luogo, assurde, così com’era assurda quell’usanza di travestire l’albero di fili d’argento e tutto il resto, giacché che solo dopo qualche settimana tutto sarebbe tornato come prima.

Natale

Antoine, ha appena incontrato quello che sembra essere l'amore della sua vita  quando, un soffio d'aria gelida la colpisce alle gambe: sono centinaia d'aghi, tanto sottili da non lasciare traccia che la pugnalano; ne segue la scia immaginaria, ma il suo sguardo viene bloccato sulla porta che si sta già chiudendo alle spalle di un cliente.

venerdì 29 novembre 2013

Mercatini di Natale?

“Ciao, mi hai cercato?”
“Sì, volevo sapere se ci hai pensato, riesci a liberarti? Si tratta solo di due giorni. No, non dire come il solito: è una levataccia, troppe ore di pullman! E poi: visto uno, visti tutti.
Me l’hai già ripetuto troppe volte. Pensa invece che staremo insieme, ce la racconteremo e ci divertiremo.”.

lunedì 4 novembre 2013

La Notte

« Ma allora, me lo vuoi dire come l'hai chiamata? »
Giovanni non è il primo che mi fa questa domanda e così, come con tutti gli altri, la mia risposta si limita a un sorriso misterioso, proprio come lei.
Solo in pochi non si sono accontentati e hanno insistito, ma li ho bloccati subito, al secondo tentativo, con un altro sorriso e nulla più.

sabato 2 novembre 2013

Nyx

Nyx apre gli occhi e spalanca le ali. E’ arrivato il suo turno, ora deve portare il buio nel mondo, far cadere le tenebre anche nei luoghi più soleggiati. Si alza in volo leggiadra - la figlia di Chaos - e inizia la sua danza nel cielo, lasciando una scia di nero e blu intenso. Cammina silenziosamente sulle nubi tinte di rosso, arancio, giallo, ultimi segni del passaggio di Hemera, sua figlia, dea del giorno, dispensatrice di luce. Aspetta silenziosamente che Apollo,il luminoso, con il suo carro abbagliante scompaia dietro l’orizzonte e torni all’Olimpo. Appena lo vede salire nel cielo per raggiungere la sua dimora celeste, Nyx inizia la sua discesa sul mondo.

giovedì 24 ottobre 2013

La notte

Non so se siano state più le volte che speravo arrivassi o quelle in cui ti scongiuravo di allontanarti, di venire in un altro momento, ma non ora…

lunedì 7 ottobre 2013

Soltanto una questione di colore

 Salgo subito in auto. Speravo di superare velocemente il primo semaforo.
”Sì!  L’abbiamo passato.”
Ancora un altro: “Vai che è verde!”
Al terzo, tuttavia, ci dobbiamo fermare.
Ripartiamo di nuovo. Affrontiamo curve e controcurve.
Una serie di dossi, affrontati in modo un po’ veloce, mi disturbano.
Ancora un altro e poi: ”Via libera!”
Una rotonda e quasi ci siamo.

domenica 6 ottobre 2013

Tre fratelli

I tre fratelli erano irresistibili, affascinanti, unici, sempre richiesti e attesi nei salotti più raffinati della città. La fortuna li aveva aiutati, ma loro non si erano mai tirati indietro.

Che fare?

Cristina aveva lavorato tutto il giorno nell’ ufficio che dirigeva e aveva sudato le proverbiali sette camicie per tenere a bada le segretarie e i clienti che la stordivano con le loro continue richieste.

sabato 5 ottobre 2013

Cassandra

La burrasca si univa alle onde che martellavano i bordi della barca e sferzavano di minute gocce i volti e i corpi degli angosciati occupanti.

Il genio della lampada

Sono stanchissimo, esaurito, la mia vita è veramente faticosa: attività frenetiche e disparate, una trasvolata dietro l’altra, una rotta senza bussola e senza meta definitiva.

Cenerentola

- Pronto?
- Ciao, Cenerentola, come va?
- Splendidamente, direi.
- Come mai?
- Le mie due sorelle sono fuori per i preparativi del ricevimento che ci sarà domani sera a corte, perciò sono ”impegnatissime” ed io ho tutta la casa per me.
- Scusa, ma non capisco.

domenica 1 settembre 2013

lunedì 24 giugno 2013

Crisi

-Pronto?
-… pronto, ciao, scusa, sono io… ho sbagliato, mi è partito il numero, volevo chiamare…

L'ultima parola



Davide, davvero ottima la spigola di stasera! Come l’hai cucinata questa volta?”. Gli amici hanno salutato da poco complimentandosi per la cena e Francesca sta riponendo i piatti nella lavastoviglie mentre Davide fa la spola dal soggiorno alla cucina carico di bicchieri.
Eh, amore, sai che non rivelo volentieri i miei segreti da chef…”, replica Davide sorridendo sornione.
 Che antipatico!” sbotta Francesca. “Però quando mi hai chiesto la ricetta dei miei cannelloni, che fra l’altro è la ricetta originale della nonna Caterina, la mia nonna Caterina, io non ho fatto tanto la misteriosa.”

Il ricordo

Un clacson suona con insistenza e una bionda cotonata e ossigenata arriva sculettando nel suo completino leopardato.

Vita all'Ashram

Gennaio 1998 Finalmente eravamo pronte.

Quell’anno cadeva il Kumbha Mela, il più grande raduno di pellegrini indù dell’India, e una delle località toccate dall’evento è Haridwar, ai piedi dell’Himalaya. Era il pretesto che tanto attendavamo per la nostra prima vera esperienza al Sivananda Ashram.

lunedì 20 maggio 2013

Troppo giovane

Non ce l’ho fatta.
Ho combattuto con tutte le mie forze per difenderti, ma non sono stata abbastanza forte, neanche stavolta, per riuscire a tenerti con me.

venerdì 17 maggio 2013

La terra trema

Non gli sembrava vero, dopo anni di progetti abbozzati a mezz’aria e ripensamenti, domani sarebbe finalmente partito da lì.

Naufragio

La sera del 13 gennaio 2012 avevo dieci anni. Erano da poco suonate le cinque quando un sibilo scompose l’aria densa che gravava sul piccolo porto.                                          

Italia, 23 maggio 1992

Una cappa di afa pesante e vischiosa grava sulla città. Le carcasse delle auto bruciano nella voragine incisa nell’asfalto, le cariche sono state fatte esplodere da un telecomando poco distante dall’autostrada.            

SVANHILD

Leif Andersen era famoso tra i giovani di Leka per due motivi: era il miglior scalatore dell’arcipelago di Vikna ed era anche il più testardo e ostinato nel difendere le sue opinioni.

giovedì 16 maggio 2013

Invidia

Ero fermo davanti alla porta da almeno dieci minuti, senza riuscire a suonare il campanello.
Il nono passo è il più difficile, lo dicevano al gruppo: stilare l’elenco di tutti quelli cui abbiamo fatto del male e scusarsi personalmente.

lunedì 13 maggio 2013

Un Angelo guarda

Il freddo dell’inverno gela le sue ali e le sue piume sembrano fiocchi tra i fiocchi.                        

martedì 23 aprile 2013

Il tempo

“Il tempo aggiusta tutto.”
Non le avevo creduto, non credevo mai a quello che diceva mia madre, così come non credevo mai a nessuno che avesse superato i trent’anni.

domenica 21 aprile 2013

Il tempo

Ancora una volta era tornato ad incuriosirla.
Non si ricollegava a momenti precisi della sua quotidianità e questo le rendeva difficile la  comprensione.
Eppure si presentava con regolarità, pervadendole l’animo di emozioni a lei sconosciute fino ad allora.
Immersa in questi pensieri, Miriam non si accorge di aver raggiunto l’ aeroporto. Parcheggia e si avvia verso gli arrivi ,dove l’aspetta Jenny, la sua amica d’infanzia, di ritorno dal Belgio. 

venerdì 19 aprile 2013

Tic tac

Tic tac, tic tac, il tempo corre, tic tac, tic tac, corre sempre di più, le lancette sembrano ferme, invece si spostano con uno scatto ogni volta che trascorre un minuto; tic tac, tic tac, il tempo passa velocemente e di tempo non ne è rimasto. E’ troppo tardi e non so quale disperato tentativo mettere in atto per dominarlo o frantumarlo.

martedì 9 aprile 2013

Il tempo

Siamo in “lotta continua” lui ed io, anche se non ci occupiamo di politica nel vero senso della parola.
Il fatto è che non “faccio in tempo” a finire qualcosa, che lui si insinua prima in modo subdolo e poi precipitosamente tanto da farmi capire che mi devo sbrigare…

martedì 26 marzo 2013

Invasione

Siamo all’atto conclusivo, quello che scriverà la parola “fine”. Mi hanno scovato. Le luci abbaglianti che mi circondano m’impediscono di vedere chiaramente. Si apre un portello, all’interno è tutto buio.

Escursione

La puzza era insopportabile, con le mani cercava di proteggere naso e bocca, ma i conati le squassavano il petto e non riusciva a porvi fine.

Invidia

Erano sedute ai due lati estremi dalla panchina: una teneva un libro nella mano destra con l’indice inserito tra le pagine per tenere il segno, l’altra sferruzzava velocemente, ma senza controllare la maglia. Entrambe guardavano i loro figli che giocavano poco lontano seduti nella sabbia.

lunedì 25 marzo 2013

L'ultima

Accendo un’altra sigaretta, continuando a promettermi che è l’ultima! La puzza sulle  dita ormai è costante, ma basta tenere lontane le mani dal viso, il mio o quello di chi mi sta vicino e non è un problema.

domenica 24 marzo 2013

Il Viaggio

Quanto tempo era passato? Da quando aveva smesso di dormire.
Riposava nel cuore della montagna, protetto dai suoni, disturbato solo dalle vibrazioni di un mondo sotterraneo. Il risveglio, causato da un rumore assordante e da una forza invisibile che lo spingeva violentemente da una parte e dall'altra, pareva essere la fine.

lunedì 25 febbraio 2013

Invidia

Invidiata, lo era molto. Che ci poteva fare? Un talento naturale con cui conquistava ogni platea. In pochi mesi era salita sui palchi dei più importanti teatri del mondo: dal Bolshoi all’Opera di Parigi, dalla Carnegie Hall alla Scala.

domenica 24 febbraio 2013

Invidia

A tredici anni si era trasferita, con la famiglia, dalla città al piccolo paesino di provincia poco lontano. Una casa più grande in un contesto più verde era sembrata una buona idea a tutti. Anche Sara sembrava contenta o forse l’entusiasmo che dimostrava era dettato solo dalla promessa di un cucciolo tutto suo e dalle tante novità.

giovedì 14 febbraio 2013

Invidia



“No, davvero…? Ma come è successo …?” Sandra si accomodò meglio sulla poltrona e attivò l’auricolare dello smartphone per sentire meglio le novità che Rosanna fra un sospiro e un singhiozzo stava diffusamente riferendo. “Lorena hai detto? No, no non mi pare di conoscere nessuna Lorena … E quando gli hai detto di  avere le prove, lui come ha reagito …? … ma dai, inaccettabile!”. Sandra reagiva nel modo appropriato ai dettagli sempre più intricati del racconto, manifestando disappunto, comprensione e solidarietà al momento giusto.

martedì 5 febbraio 2013

Anastasia e Genoveffa

… in quel momento apparve la fata Smemorina, che toccò Cenerentola con la bacchetta magica. E tutti poterono constatare che era proprio lei la bella sconosciuta che aveva conquistato il cuore del principe al ballo. Cenerentola fu accompagnata al palazzo reale con la carrozza del re. Là, fra grandi feste ed al suono di tutte le campane del reame, Cenerentola sposò il suo principe. E da quel giorno vissero felici e contenti.

Evviva, evviva, evviva!” esclamarono all’unisono Anastasia e Genoveffa! Si guardarono sornione, si abbracciarono e si misero a ballare per la stanza ridendo rumorosamente.

venerdì 1 febbraio 2013

Nella pancia della balena

Altissime, lo sollevavano fino al cielo, quasi a toccare le grandi nubi gonfie di pioggia che plumbee e minacciose nascondevano il sole. Poca luce per i colori e il mondo circostante pareva un film in bianco e nero. Finiva poi in un tunnel con le pareti d’acqua così compatte da sembrare solide, un muro che gli si stringeva intorno, lo inglobava e, tra bolle e schiuma, iniziava un violento girotondo che gli faceva perdere il senso del tempo e dello spazio. Una spinta potente lo riportava a galla e, dondolando piano, Pinocchio, aspettava la prossima onda.

martedì 29 gennaio 2013

L'anno che verrà

Varcando la soglia della pasticceria di fiducia, in cui tutti gli anni si recava a comprare il dolce per la feste di fine anno, Camilla si sentì per un momento fuori posto: dove erano finiti tutti i commessi? Si guardò intorno e non vide altri clienti oltre a lei, anche se l’anno aveva i giorni contati ormai. Dunque, tutta quella manodopera non era poi così necessaria. Era rimasto un solo panettone, senza uvette né canditi, senza zucchero né uova, in compenso venduto a un prezzo esorbitante, prendere o lasciare. Confusa, se lo fece confezionare ma, al posto della luccicante carta dorata, il dolce venne avvolto in un vecchio foglio di giornale.

Poonzel

Quante volte devo dirti di non lasciare i capelli sciolti quando esci per strada, Poona?” urlò la mamma alla figlioletta sudata che sgattaiolava in casa cercando di non farsi vedere. Poona salì sulla terrazza, si sedette di fronte allo specchio, intinse le dita nel barattolo dell’olio di cocco e cominciò a ungersi delicatamente i capelli, come faceva tutti i giorni da quando ne aveva memoria.
La chioma folta e lucida avrebbe potuto avvolgerla quasi meglio di una sari, tanto era lunga e morbida. Era l’invidia delle compagne di classe e l’ammirazione dei ragazzi che si voltavano a guardarla per strada. Una zavorra divenuta insostenibile per Poona, una ragione di vita per la madre.

L'anno che verrà

Quando avevo nove anni, a causa di problemi in famiglia, fui mandato in un collegio gestito dai preti, dove rimasi per quattro anni. E la cosa non fu assolutamente un trauma per me, perché mi trovavo in un'età in cui stavo a guardare che cosa sarebbe successo e non ero per niente preoccupato per i cambiamenti che avevo sperimentato fino a quel momento. In un certo qual modo li avevo subiti senza rendermi conto di quello che era successo. A quei tempi facevo così: stavo a guardare queste cose con un certo interesse o curiosità.

Il magico giardino di Oriolo



Non ho nulla in contrario al fatto che vostra nipote trascorra al castello una parte delle vacanze estive!” affermò con vigore la marchesa Ortensia de Floris rivolgendosi al suo giardiniere Oriolo Legacci.
Grazie di cuore, marchesa. Mio figlio e mia nuora mi hanno tanto pregato di tenerla con me per qualche settimana. La bambina è un po’ gracile e sono convinti – come me, d’altronde – che il clima mite del mare possa rinvigorirla”, rispose Oriolo.